Pillole di scrittura creativa: il tempo della narrazione

26.04.2021

I CONSIGLI DELLA SCRITTRICE LUCIANA VOLANTE

Bentornati alle nostre "Pillole di scrittura creativa". Oggi parliamo del tempo nella narrazione.

Il tempo, insieme all'ambientazione di cui abbiamo parlato nella rubrica precedente, è il modo migliore per creare un'atmosfera e le condizioni adatte allo svolgimento della vostra storia.

Esistono alcuni strumenti tecnici che servono agli autori per la costruzione narrativa e analizzeremo qui: flashback (analessi) e flashforward (prolessi).


Flashback: indica uno sguardo indietro nel tempo rispetto alla storia che state narrando e serve per dare al lettore informazioni necessarie perché comprenda lo svolgersi degli avvenimenti. Con la tendenza a cominciare le narrazioni in media res (ricordate? Inizio della storia in mezzo all'azione?), il flashback si rende necessario per chiarire come si è arrivati a quel determinato momento.

Perché questo "sguardo indietro" sia utile alla vostra storia bisogna saperlo inserire con tempismo. Il lettore deve possedere un numero sufficienti di elementi per essere incuriosito e volerne sapere di più su come il nostro protagonista è arrivato a quel punto.

Attenzione a non esagerare con troppi "salti nel tempo" che potrebbero disorientare chi legge!

Un modo naturale per introdurre un flashback è quello di farlo attraverso il racconto dei personaggi che rivelano qualcosa del loro passato, magari durante una conversazione. Questa soluzione svolge così una funzione informativa che riguarda la storia, una tecnica più utile per non distogliere il lettore dall'azione.

Flashforward: è l'esatto opposto del flashback, ovvero un salto in avanti nel tempo, un'anticipazione del futuro narrativo. Può essere usato come incipit, anticipando in una scena cosa verrà poi raccontato nel resto della storia. 

Un bellissimo esempio è il racconto di Lev Tolstoj "La morte di Ivan Il'ic", dove già all'inizio viene annunciata la morte del protagonista fatta dai suoi colleghi di lavoro. Il seguito, svolto nel palazzo di Giustizia, è la descrizione dell'ambiente e dei rapporti di lavoro che frequentava Ivan Il'ic.

Da un lato lo svelare in anticipo il finale con questa tecnica può indurre il lettore a non approfondire la storia, perché ne conosce già l'esito. Ma in realtà l'autore ha di proposito svelato il "che cosa succede" (ricordate il "what" della nostra rubrica sulla trama?) in modo che l'attenzione si concentri tutta sul "come" si arriva a questo finale e cosa può significare.

Un altro utilizzo del flashforward può essere nei romanzi fantastici o nei poemi epici, nel caso di visioni, profezie, previsioni (pensiamo alle varie profezie degli Dei nell'Iliade o nell'Odissea, e oggi nei romanzi di Percy Jackson, di Rick Riordan!).

Nella prossima rubrica parleremo di "momento culminante" ovvero di climax.

Serie tv "Flashforward"
Serie tv "Flashforward"

Consigli di lettura per questo argomento (oltre a recuperare il racconto di Lev Tolstoj, se non lo avete letto):

  • "Buddenbrook" di T. Mann. L'ascesa e il declino di un'intera famiglia attraverso le varie generazioni.
  • "Ulisse" di J. Joyce: il magistrale racconto di un'intera giornata.

Settimo esercizio di immaginazione:

Iniziate una storia nel mezzo di un'azione (in media res). Scegliete un luogo particolare (anche fantastico) e un tempo diverso dal presente, facendo uso delle tecniche di cui abbiamo parlato (flashback e flashforward) ricostruite gli avvenimenti che hanno portato a quel momento.