Mesopotamia, III millennio a.C.
Un villaggio viene raso al suolo con brutalità. Un matrimonio scandaloso unisce un ricco mercante vedovo a una splendida schiava. Intanto, una serie di omicidi getta il caos nella città di Uruk. Un sigillo sparito, un testamento alterato e una sola, inquietante parola — avvoltoio — sussurrata da un contadino morente a una bambina.
Cosa lega questi eventi così distanti tra loro?
Sarà compito di Shep-sin, capo dell’Ufficio dei Cacciatori di Assassini, ricostruire il mosaico di un complotto geniale e spietato, che ruota attorno a una recente e rivoluzionaria invenzione: la scrittura.
Tra intrighi, false piste e tensione crescente, questo thriller storico accompagna il lettore nel cuore della civiltà sumera, dove ogni dettaglio è frutto di una ricostruzione meticolosa e ogni pagina spinge a chiedersi dove si nasconda la verità.
Di Shep-sin, lugal investigatore dell’ufficio dei Cacciatori di Assassini, voglio narrare l’indagine che condusse nella stagione secca del secondo anno dell’En Šuruppag, andando alla ricerca di prove sino a scoprire la verità su oscuri misteri e terribili delitti accaduti a Uruk.