Pillole di scrittura creativa - Scrittori si nasce o si diventa?

21.01.2021

I SUGGERIMENTI DI SCRITTURA DI "NATI PER SCRIVERE"

In realtà non esiste una risposta valida per tutti. Di certo imparare a scrivere si può, e anche il talento naturale deve essere coltivato, se non lo si vuole lasciare inaridire. Se avete voglia di esprimervi e conoscete bene l'italiano sarete già un passo avanti, ma tutto questo non basterà. Sarà necessario che il vostro testo prenda vita. Che cosa vuol dire?

In questa rubrica presenteremo i nostri suggerimenti di scrittura e piccoli esercizi per aumentare la vostra creatività.

Chi decide di scrivere, di solito, lo fa perché ha qualcosa da dire. Sembra quasi banale, ma uno scrittore illustre, Francis Scott Fitzgerald, sosteneva che "non si scrive perché si vuol dire qualcosa, ma perché si ha qualcosa da dire". Quello che vorremmo dire sarà il contenuto del nostro testo ovvero il tema dello scrittore.

I temi potranno essere svariati: amore, morte, giustizia, amicizia, sofferenze e aspirazioni alla felicità, tutte esperienze tratte dalla vita reale e dall'esperienza umana che sono, da sempre, spunti di riflessione per lo scrivere. Fin dall'antichità l'uomo ha analizzato queste tematiche fondamentali e le ha discusse in saggi e trattati arrivati fino a noi, ma sempre attuali.

Ciò che distingue chi si dedica a scrivere romanzi sarà il modo di esporre questi temi, perché dovendoli rappresentare tramite una storia non possiamo limitarci a "raccontarli" ma dobbiamo "mostrarli", ovvero "farli vedere", farli percepire dal lettore (detto come i più famosi scrittori americani "Show, don't tell", "mostrare e non raccontare").

Questi sono i concetti fondamentali per approcciarsi alla scrittura:

  • Coinvolgere il lettore suscitando una reazione emotiva fin dalle prime righe.
  • Per scrivere bene bisogna saper leggere, ovvero individuare attraverso lo studio di testi i segreti dei grandi maestri della scrittura.

Ma come si comincia a scrivere una storia? Quando ci troviamo davanti a un foglio bianco e non sappiamo cominciare, come si muove il primo passo, come superare il famoso "blocco del foglio bianco"?

Se l'idea c'è, le parole non mancheranno. Giocate con le parole, divertitevi con la grammatica (senza esagerare!), usate le parole in modo originale, cercate le assonanze e sbloccherete la vostra timidezza davanti al foglio bianco. Divertitevi a fare accostamenti inusuali, senza fissare il foglio alla ricerca della forma perfetta. Tale gioco aiuterà la vostra mente ad agganciare le parole all'idea che vuole esprimere.

Vi lascio un paio di consigli di lettura (è d'obbligo) che potranno illuminare il vostro cammino di scrittori:

  • "Il mestiere di scrivere. Esercizi, lezioni, saggi di scrittura creativa" di Raymond Carver
  • "On writing" del geniale (e re dell'horror) Stephen King
On Writing. Autobiografia di un mestiere, di Stephen King
On Writing. Autobiografia di un mestiere, di Stephen King

Nella prossima "pillola" parleremo dell'incipit: l'inizio della storia. Come coinvolgere il lettore dalle prime righe e ottenere il suo interesse perché legga la vostra storia.

Primo esercizio di immaginazione:

  • Per imparare a "mostrare" le sensazioni del vostro ipotetico personaggio, provate a descrivere uno stato d'animo senza nominarlo. Esempio: provate a descrivere la noia senza nominare la parola "noia" oppure la sensazione fisica delle vertigini. Attenzione! Non barate!
  • Cercate di evocare le immagini senza raccontare troppo, quindi niente "sbadigli" per la noia né "paura di cadere" per le vertigini. Siate originali!

Alla prossima rubrica.

(Articolo di Luciana Volante)

Il mestiere di scrivere, di Raymond Carver
Il mestiere di scrivere, di Raymond Carver