Leggende d'Italia: la Dragunara

01.12.2023

CONOSCIAMO LA STREGA DEL FOLCLORE SICILIANO

Oggi conosciamo la Dragunara, strega del folclore della Sicilia, presente nel racconto "L'anatema della Dragunara" di Giuseppe Gallato, disponibile sia nella raccolta "Streghe d'Italia" (NPS Edizioni) che nel volume "I doni dell'abisso" dello scrittore siciliano.

Le Dragunare, le "Timpeste di ventira" (tempeste di vento), sono streghe maligne e distruttrici capaci di provocare, attraverso le loro formule magiche, tempeste e vortici marini. Si narra che corrano come ossesse per terra e per mare, lasciando al loro passaggio solo morte e distruzione. Per questo sono molto temute tra i marinai che, non a caso, conoscono e recitano un'orazione con la quale, facendo il segno della croce, sarebbero in grado di "tagliare" con questo gesto le trombe d'aria

La storia è ambientata nei pressi di Trapani e più precisamente a Monte Cofano. Secondo la leggenda, le "draunari" si radunavano in questo luogo durante la notte per dare vita a un circolo danzante. La storia narra che una di loro, solitamente quella che resta in mezzo al cerchio magico, sia disposta ad accogliere e iniziare al sabba altre donne comuni, rivelando in quell'occasione i loro oscuri segreti. 

Questa scena mi ha dato l'input per dare vita alla storia della Dragunara protagonista del mio racconto, e da qui riagganciarmi alla sua temibile leggenda: "una donna dai capelli sciolti, nuda, che allo scoppiare dell'uragano si solleva da terra con la testa chinata sul petto per prendere la forma di denso e scuro vapore o di fumo nero". 

Una forza terrificante che può essere fermata solo "tagliandola" con la mano sinistra e recitando scongiuri.

"La giovane si risvegliò circondata dal caos e dalle fiamme… Alzò le mani e ammirò estasiata le lingue di fuoco che le lambivano la pelle nuda… In piedi, sul trono che i suoi carnefici le avevano innalzato, Medea era pronta a veder bruciare il mondo."

Materiale fornito dallo scrittore Giuseppe Gallato