Leggende d'Italia: il castello di Miramar e i fantasmi di Trieste

20.02.2023

SCOPRIAMO IL RACCONTO DI ALESSIO DEL DEBBIO

Il castello di Miramar, a Trieste, è l'incantevole ambientazione del racconto "Duca di amori passati", scritto da Alessio Del Debbio e inserito nell'antologia "Fantasmi d'Italia" (NPS Edizioni), dedicata alle storie del folclore nostrano. Ambientazione reale, edificata a metà dell'Ottocento da Massimiliano d'Asburgo e sua moglie Carlotta del Belgio, personaggi storici ma anche protagonisti di un'affascinante e malinconica leggenda.

Massimiliano, infatti, era il fratello di Francesco Giuseppe, imperatore d'Austria della casa di Asburgo (meglio noto come "Cecco Beppe"), ma i rapporti tra i due non erano idilliaci. Massimiliano, per quanto di nobile famiglia, aveva idee più progressiste e modernizzatrici rispetto al fratello, emerse soprattutto nella gestione del Lombardo-Veneto, di cui è stato Vicerè fino alla Seconda guerra d'indipendenza.

Curioso, attento, indagatore della realtà nei suoi molteplici aspetti, Massimiliano d'Asburgo aveva viaggiato in Sudamerica in una spedizione scientifica, da cui aveva riportato molti esemplari di piante, che poi fece collocare nel giardino del castello di Miramar, fatto costruire da lui a Trieste, pensato proprio come il nido d'amore per lui e Carlotta. Peccato, ahimè, che le cose andarono diversamente e quel castello fu ben poco da loro vissuto...

Nel 1864 a Massimiliano d'Asburgo fu offerta la corona del Messico, paese attraversato da turbolenta situazione politica, che egli, dopo un po' di reticenza, accettò, partendo alla volta del nuovo stato insieme a Carlotta. La moglie, in realtà, rimase al suo fianco solo per pochi mesi, poi rientrò in Europa alla ricerca di aiuti, economici e militari, per il marito, alle prese con una forte instabilità e ribellione, senza trovarli.

Il finale della storia è noto a tutti gli studiosi: Massimiliano d'Asburgo verrà fucilato in Messico (episodio ritratto anche dal pittore Manet) e la povera Carlotta impazzirà per amore. 

Questa la vicenda storica, che offre molti spunti di rielaborazione creativa.

Intanto, leggende narrano che il fantasma di Carlotta infesti ancora il castello di Miramar. La donna amava sinceramente il marito e la sua scomparsa le ha spezzato il cuore, provando anche il suo fisico: forse tutt'oggi si aggira nelle sale della loro antica dimora, sperando di vederlo tornare? Forse ancora attende l'amato per vivere a pieno quel castello che avevano fatto edificare assieme?

Copertina di Vincenzo Pratticò
Copertina di Vincenzo Pratticò

Oltre a Carlotta, il castello è ogni tanto infestato anche dallo spirito del marito, Massimiliano d'Asburgo, sebbene molti lo abbiano visto invece aggirarsi presso le sale del palazzo del Barone Revoltella, ora Museo di Arte Moderna, a contemplare un suo ritratto: meditabondo e malinconico, come sempre.

Sempre in giro per Trieste, si incontrano altri fantasmi interessanti, entrambi citati nel racconto "Duca d'amori passati" di Alessio Del Debbio: 

  • il fantasma di Gabriele D'Annunzio, intellettuale del primo Novecento. Non è raro trovarlo di notte, agli angoli delle strade della Città Vecchia, a declamar proclami, come se fosse sempre in procinto di partire per l'Impresa di Fiume.
  • il fantasma della Dama Bianca, in Piazza Barbacan. Nota anche come "la Straniera", una fanciulla biancovestita che appare, da circa un paio di secoli e nelle notti di luna piena, in Piazzetta Barbacan e nei vicoli che dall'Arco di Riccardo portano a San Giusto.
  • il fantasma della Dama Nera, abbastanza inquietante, che popola il Museo Sveviano.

Ce ne sono sicuramente molti altri, ma questi sono gli unici che Lara, la nostra guida turistica, è riuscita a scovare per noi. Ma visitando Trieste di certo vi imbatterete in molte altre presenze. Nel caso, non spaventatevi, fermatevi a chiacchierare con loro: tutti i fantasmi hanno una storia da raccontare!