Intervista a Marco Pennacchietti

20.05.2019

L'illustratore marchigiano si presenta

Buongiorno Marco e benvenuto sul blog di NPS!

Parlaci un po' di te, chi sei? Cosa fai? Dove vai?

Sono un giovane illustratore di Grottammare, un paesino marchigiano che si affaccia sull'Adriatico. Passo gran parte del mio tempo a disegnare o a dipingere. Quando non lavoro, amo leggere - soprattutto romanzi storici o fantascientifici, adoro la storia antica e il periodo napoleonico, l'archeologia e i miti sumero-accadici delle origini. Adoro i giochi di ruolo e i videogames, ne ho persino creato uno. Dove vado? Sarebbe una gran fortuna saperlo ma so dove vorrei andare, quindi abbasso la testa, lavoro sodo e tiro dritto.

Come ti sei approcciato al disegno e all'illustrazione?

Disegno da quando ho memoria. Ricordo che all'asilo e alle elementari i miei compagni mi chiedevano di regalargli i miei disegni. La passione per il disegno si è riaccesa gli ultimi anni di liceo. Rimasi folgorato vedendo un dipinto di Horace Vernet e decisi che dovevo unire passione e professione. Mi sono laureato all'accademia di belle arti di Urbino e oggi cerco la mia strada in questa professione.

Cosa ti piace, in particolare, nell'illustrare copertine di libri fantasy?

Disegnare fantasy in generale è una cosa che mi piace e diverte molto, posso inserire elementi che fanno parte del mio percorso, dei miei interessi, con maggiore libertà.

Se tu potessi scegliere, c'è un libro (fantasy, ma non necessariamente) che vorresti illustrare?

Illustrare "Il Ciclo della Fondazione" di Isaac Asimov sarebbe un sogno, anche soltanto uno dei libri che compongono la serie. Insieme a Philip K. Dick è uno dei miei autori preferiti.

Per NPS Edizioni, hai curato le copertine di "Bestie d'Italia" (volume 1) e le illustrazioni interne. Come è stato lavorare con le creature del folclore italiano?

Realizzare creature fantastiche e mostri terrificanti è davvero uno spasso. Non immaginavo che nel folclore italiano ci potessero essere così tante creature mitologiche. Sono davvero molto curioso di scoprirne altre e magari disegnarle ancora.

Sempre per NPS Edizioni, hai curato la copertina di "Quando Betta filava", di Alessio Del Debbio. Come hai lavorato in questo caso?

Alessio mi ha raccontato del suo libro e dell'idea che aveva in testa per la sua copertina. Abbiamo parlato molto e cercato delle idee insieme. L'idea giusta è arrivata disegnando e facendo diverse prove. Ho inserito alcuni personaggi dei racconti contenuti nel suo libro come se fossero fantasmi o ricordi di un tempo passato ma che è ancora presente nella memoria comune. Antichi racconti uniti dal filo realizzato da Betta come una linea temporale e di collegamento tra le varie storie, il tutto avvolto da una nube di magia.

Progetti e idee per il futuro?

Al momento sto lavorando ad un videogioco fantasy, Just One Line. Per il futuro prevediamo di aggiungere sempre nuovi contenuti. Ho diversi progetti in corso, tra cui un nuovo gioco per Android e alcuni nuovi lavori per il gioco da tavolo di Dungeons & Dragons: Dragonfire e Shadowrun.

Spero di studiare molto, leggere e imparare tante cose nuove.

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