Intervista a Joe Natta

27.07.2019

Cantautore, musicista, grande appassionato di leggende lucchesi

Benvenuto Joe Natta. Parlaci un po' di te. Chi sei? Cosa fai? Dove vai?

Buongiorno a tutti e grazie per questa intervista.

Mi chiamo Joe Natta e sono un cantautore lucchese. Ho iniziato la mia attività nel 2002 come musicista demenziale, regalando risate e collezionando buonumore, poi nel corso degli anni ho alternato vari generi e creato moltissimi progetti musicali che vanno dalla valorizzazione del folclore della provincia di Lucca alla riscoperta dei poeti italiani di ieri e oggi, da canzoni dedicate a eventi e associazioni di volontariato e solidarietà a canzoni contro la guerra, da un progetto strumentale d'atmosfera a tema "Halloween" a colonne sonore per alcuni documentari, da diversi concept album dedicati a libri, storie e personaggi che mi hanno colpito particolarmente per arrivare infine a canzoni prettamente cantautorali che tenevo dentro di me da moltissimo tempo. Tutto questo con la speranza di regalare le stesse emozioni che ho provato mentre le scrivevo a tutti coloro che avranno voglia di ascoltarle.

Come sei approdato alla scrittura? 

E cos'è per te la scrittura?

Fin da piccolo sono sempre stato un appassionato di film horror. Già alle scuole elementari mi divertivo a scrivere racconti di paura ispirato dai vari film che guardavo negli anni '80, periodo di massimo splendore del genere. Non li ho mai pubblicati ma sono sempre a casa dentro i quaderni del tempo. 

Crescendo ho iniziato a scrivere poesie e successivamente canzoni alternando testi in verso libero a testi in rima. La scrittura per me è un bellissimo modo per evadere dalla realtà e perdermi nel sentiero nascosto dell'immaginazione che regala sempre fantastiche emozioni.

Come è nato il progetto "Leggende lucchesi"?

Il progetto "Leggende Lucchesi" nasce come una riscoperta della tradizione orale e del folclore della nostra provincia, di tutte quelle leggende che hanno arricchito negli anni il patrimonio culturale del nostro territorio.

Il mio impegno, scrivendo canzoni ispirate a queste storie, è quello di non far morire la memoria che ci contraddistingue, l'unico punto di contatto rimasto con il nostro passato. Proprio per questo nel corso degli anni ho pubblicato 6 album intitolati "Leggende Lucchesi Vol. 1/Vol. 6" che sono ascoltabili gratuitamente tramite Spotify, YouTube e dal nostro sito ufficiale.

Queste leggende non sono semplici storie ma bensì testimonianze orali che raccontano un contesto ben preciso: le difficoltà della vita, la lotta tra il bene e il male, la fatica del lavoro, le paure, i sogni e soprattutto il tentativo di giustificare fatti misteriosi o inspiegabili. Secondo me fare un viaggio all'indietro nel tempo per recuperare leggende, racconti, favole e tradizioni popolari è un modo bellissimo per poter comprendere meglio le nostre radici, la nostra cultura, il nostro passato e riuscire così ad apprezzare di più il nostro presente.

Inoltre per far conoscere meglio tutte queste storie ho formato un trio acustico, i "Joe Natta e le Leggende Lucchesi", con il quale portiamo in giro per la Toscana il nostro repertorio musicale di canzoni dedicate alle Leggende di Lucca.

Parliamo del libro che hai pubblicato con NPS Edizioni: "Chi ha paura del Linchetto?

Come è nato questo progetto?

L'idea del libro è nata dalla passione che io e e il mio caro amico Alessio Del Debbio nutriamo verso il folclore della nostra provincia e dal nostro sforzo comune di valorizzare la tradizione orale che la contraddistingue.

Lui s'impegna a riscoprire il nostro patrimonio culturale con i suoi bellissimi racconti, io con le mie canzoni. Ci siamo detti, perché non unire le due cose in un libro che diventi una ulteriore testimonianza scritta del nostro prezioso passato?


Quali sono gli elementi che lo rendono, a suo modo, originale?

Gli elementi che rendono questo libro originale sono in primis i disegni a carboncino realizzati da Ylis, un lavoro di grande immaginazione e fantasia, con i quali la musicista dei "Joe Natta e le Leggende Lucchesi" si è sbizzarrita a dare un volto e una forma del tutto personali a streghe, folletti, fate, diavoli, luoghi misteriosi e altre fantastiche creature.

I racconti di Alessio, affascinanti e mai banali, ricchissimi di leggende, che ci regalano emozioni sempre diverse e che ci accompagnano in un viaggio che ci porta fin dentro i meandri del nostro sterminato immaginario folclorico.

Ci sono i testi delle mie canzoni, che in questo caso diventano simpatiche filastrocche, con i quali cerco di raccontare a modo mio le storie che più mi hanno colpito.

Infine come non citare la preziosissima introduzione del Prof. Paolo Fantozzi, il mio mentore, la persona più appassionata e preparata per raccontare tutto ciò che riguarda le leggende lucchesi!

A chi lo consiglieresti?

Consiglierei questo libro a tutti coloro che vorranno avvicinarsi a uno straordinario mondo fatto di favole e leggende, storie e folclore, "fole", tradizioni e credenze popolari che un tempo venivano raccontate "a veglia" davanti al caminetto e che, vista la loro straordinaria importanza culturale, meritano di non essere dimenticate mai.