Cos'è per te il fantastico? - parte 2

05.01.2021

ALCUNI SCRITTORI ITALIANI SI RACCONTANO

Anche oggi abbiamo chiesto ad alcuni scrittori italiani cosa fosse per loro il fantastico, e queste sono le loro risposte. E per voi, amici lettori, cosa rappresenta il fantastico? Che importanza ha nella vostra quotidianità?

GIUSEPPE CHIODI

(Autore di racconti fantastici inseriti nel progetto "Bestie d'Italia)

Il fantastico mi ha sempre affascinato, che fosse sotto forma di videogiochi, libri, film, illustrazioni e così via. Ciò che mi attira così tanto è, probabilmente, non la fuga, ma la capacità di reinventare la realtà, di dare un nuovo significato all'esistenza. Ciò che vedo dietro le tante forme e bizzarrie fantastiche sono... le gesta. Le imprese sovrumane di chi abbatte draghi, seduce streghe, salva villaggi in fiamme o si abbandona all'empietà, alla licantropia, alla vita non-vita del Lich. Iniziazione, ispirazione, superamento.

Per me il fantastico è Mitologia.

DEBORA PARISI

(Blogger di "L'antro del drago" e autrice di racconti per "Bestie d'Italia")

Il fantastico è la base dell'immaginazione umana da cui derivano i vari generi horror, fantascientifico e fantasy. Da sempre accompagna la nostra civiltà, pensate che perfino la scienza presenta forzi influenze culturali e mitologiche, basta vedere i nomi delle stelle o dei pianeti, tutti riferenti a divinità o creature fantastiche. 

Il fantastico è diventato così indissolubile con la nostra Storia che noi non sempre riusciamo a distinguerlo. È una metafora del Mondo e della realtà, ma non per questo è qualcosa che dobbiamo dimenticare.

ALESSANDRO RICCI

(Autore del romanzo "Il giovane Achille" e di alcuni racconti inseriti in "Bestie d'Italia")

Secondo me il fantastico è un modo diverso di interpretare la realtà, un modo magari meno esatto ma molto più divertente.

Qualsiasi oggetto o evento può essere visto con uno sguardo normale oppure può diventare l'inizio di un grande viaggio sconfinando nel fantastico.

LUCIANA VOLANTE

(Autrice dei libri "Perla di mare" e "Il pastore di alberi")

Il genere fantastico è l'occasione di uscire dalla quotidianità. Scrivere storie è già un'esperienza straordinaria e avere l'occasione di mescolare realtà e fantasia è un puro divertimento. E poi chi lo stabilisce dove arriva la realtà e dove comincia la fantasia?

MICOL FUSCA

(Autrice del racconto "La ninfa e il cacciatore", inserito in "Bestie d'Italia - volume 2")

Il fantastico rappresenta la capacità di provare meraviglia. È una porta che permettere di accedere a in-finiti universi, sempre diversi, e stimola a crearne di propri. È credere, sognare, tendere una mano verso l'arcobaleno. Nel fantastico esiste equilibrio e di norma i ruoli sono chiaramente assegnati: buono e cattivo sono riconoscibili. È confortante.

(Materiale fornito dagli autori per il blogtour di "Bestie d'Italia")